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Quaderni di Archeologia del territorio di Roma e... dintorni
Ritrovamenti in Via Prenestina 780: 22 mausolei, pareti intatte in opus reticulatum e sepolture
di Emanuela Teta
Giugno 2014
Ritrovamento, questo, da scuola per studenti di Archeologia: c'è di tutto, materiali da costruzione, tufo, opus reticulatum, varie tipologie e dimensioni di sepolture, tutti ripuliti, disegnati e pronti per.....un museo penserete voi, invece no, nei sotterranei del deposito di reperti a Ponte di Nona. Ma c'è comunque una buona notizia. Il luogo potrebbe diventare un parco archeologico, soprattutto per volontà della Cremonini spa, proprietaria del terreno, che ha finanziato con 600 mila euro lo scavo. Ma veniamo ai ritrovamenti, riferibili alla fine del II sec. a.C. e la fine del II sec. d.C, quindi tra fine della Repubblica e piena età Imperiale.Siamo all'incrocio di via Prenestina e via di Tor Tre Teste, dove fino ad un anno fa un parcheggio celava questa meraviglia, riemersa attraverso lo scavo, iniziato nel maggio dello scorso anno: mausolei, tombe, l'antica strada, intatta, olle e scheletri di 2000 anni fa, che sono ancora in fase di studio.
Ambienti funerari sotto un tombino a 18 metri di profondità
di Emanuela Teta
Aprile 2014
Al di sotto di un tombino nel quartiere Appio-Latino, sulla via Latina, all'altezza di via Cesare Baronio, si cela un mondo dimenticato. Si tratta di tombe tardo romane del III-IV sec., ritrovate sotto il livello stradale, a circa 18 m di profondità, che si snodano lungo un percorso di 50 x 27 mt, dispo-ste su due piani. La scoperta è del 1955, durante la costruzione di un edifcio: con il trivellamento del terreno, per posizionare i pali di fondazione, la colata di cemento non riusciva a colmare mai i buchi scavati, da qui la sensazionale scoperta: una specie di templi sotterranei con maestosi affreschi a decorazione di numerose sepolture, fortunatamente solo alcune di esse sono state irrepa-rabilmente danneggiate dal cemento!
Gli scavi archeologici, iniziati in quell'anno, si conclusero nel 1956. Oggi, a quasi sessant'anni di distan-za, proviamo a scendere idealmente, “accompa-gnati” dalle immagini di una famosa trasmis-sione televisiva di Alber-to Angela, Ulisse, andata in onda su Rai Tre nel mese di aprile. Infatti il tombino di entrata, con la scritta Cas (Commissione di Archeologica Sacra), non è accessibile (foto a pag 1, de La Gazzetta).
Necropoli in Via Prenestina 911
Maggio 2013
Ritrovamento questo da far accapponare la pelle,ma non più di tanto. Perché è Roma, e, dovunque si scavi, la terra preserva quasi sempre vestigiadi un passato con tremila anni di storia durante i quali si sono manifestate le civiltà che hanno lasciato il segno. Chi non capisce questo, perchè "con la cultura non si mangia", decretavano da ogni parte i politici di basso rango, non conosce la storia e quindi il presente ed il futuro. Basterebbe dedicare più risorse e Roma saprebbe comericompesare con milioni di turisti e quindi con notevoli risorse economiche. Quando avremo politici che capiranno questo, la crisi in Italia sarà defnitivamente debellata!
Ma veniamo ai ritrovamenti: la testa di una donna sulla cinquantina con ancora l'obolo da pagare a Caronte per il trasbordo nell'aldilà;114 tombe di una necropoli con oltre duemila anni; le basi di muraturadi sei mausolei; i basolati dell'antica via Prenestina. Questi sono i resti venuti alla luce dall'inizio dell'anno al civico 911 della via Prenestina, al VI miglio romano, a Tor sapienza, a due passi dal Gra durante i lavori di ricostruzione di capannoni per uffci ed esposizioni di un'azienda privata,la Valentino Auto, una volta territorio di accampamenti rom.